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  • Vincenzo Dimastromatteo

La via sostenibile per il "dopo lockdown"

Aggiornamento: 10 giu 2020

Giovedì, 4 giugno 2020

 

La locandina dell'evento

Lo scorso 4 giugno, nel corso di una diretta online sulla piattaforma web Zoom organizzata dal Rotary Club Lecce Sud, in collaborazione con il nostro Club, il R.C. Brindisi Appia Antica e il R.C. Gallipoli, si è parlato della ripresa del post Covid-19.

Il titolo della conversazione era decisamente interessante “Come uscire dalla crisi: la via sostenibile, difficile ma obbligatoria”, così come particolarmente autorevoli i partecipanti, ovvero il Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, il prof. Alberto Basset, Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università del Salento, il nostro socio Roberto Giua, Ingegnere igienista industriale, il dott. Giancarlo Negro, Presidente di Confindustria Lecce. Moderatore e relatore Luca Bandirali, docente di Teorie e tecniche del linguaggio audiovisivo presso il corso di laurea DAMS e presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università del Salento.

Scopo della serata era quello di sensibilizzare la collettività affinché il tema dello sviluppo sostenibile sia dibattuto e declinato attraverso percorsi che non rimangano semplici esercizi concettuali, bensì occasione di sviluppo per la comunità locale.

La Commissione delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo già nel 1987 aveva definito lo sviluppo sostenibile come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”, formulando una linea guida ancora oggi valida che comprende l’armonizzazione di tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.

Nel settembre 2015, tutti i 193 paesi membri dell’ONU firmarono l’”Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” che è un programma d’azione che ingloba 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030.

Si parla di povertà, scuola, salute, uguaglianza, pace, ambiente e molti altri aspetti che riguardano tutti noi e per i quali è necessario impegnarsi attivamente.

Il tema della sostenibilità prevede un percorso di evoluzione degli approcci culturali che il Rotary da tempo porta avanti sui temi della salvaguardia ecologica e della crescita socio-economica.

Prima della diffusione del coronavirus il sistema economico occidentale sembrava aver pienamente compreso che la strada della sostenibilità era l’unica percorribile. Ora invece il Covid-19 sembra aver creato dei dubbi e minato alcune certezze sul futuro delle politiche sostenibili.

In Italia, ad esempio, sei dei 17 obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030 legati agli aspetti sociali e al mondo del lavoro, stanno registrato un rilevante ridimensionamento.

La ricerca della ripresa economica a tutti i costi per il dopo lockdown potrebbe infatti sacrificare i progressi fatti nel mondo, o programmati per i prossimi anni, in campi quali la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. Ambiti che colpiscono subito e direttamente i più vulnerabili, ovvero coloro verso i quali il Rotary ha la più grande responsabilità. Inizio modulo


I 17 obiettivi dell'agenda 2030

Possiamo pertanto affermare di trovarci a un bivio dato che gli impellenti problemi di liquidità potrebbero costringere a una pausa nel percorso della sostenibilità.

L’auspicio è che dopo una iniziale difficoltà, passato l’effetto dirompente della crisi generata dal lungo lockdown, si possa riproporre una sostenibilità ad ampio raggio sulla spinta dei nuovi finanziamenti annunciati a livello europeo.

Dalla discussione è emerso in ogni caso che a livello locale non possiamo, e non dobbiamo, aspettare che siano altri a risolvere i nostri problemi, che per correggere il trend in atto e prevenire conseguenze irreparabili per il nostro territorio è fondamentale coinvolgere ad ogni livello le istituzioni, la società, il mondo produttivo e, in particolare, il mondo universitario dove si formano i nostri giovani quali fondamentali attori del futuro.

Bisognerà fissare obiettivi incoraggiando tutti – amministratori, aziende, centri di ricerca e la società nel suo insieme – ad agire in modo coordinato per la loro realizzazione, raccogliendo e mettendo a fattor comune tutte le forze, le conoscenze e le risorse, lavorando insieme per migliorare la vita di tutti rispettando e proteggendo il nostro territorio e l’ambiente.

Pino Barbera

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