Montescaglioso (MT) - 12 marzo 2023
Domenica 12 marzo è stata una giornata dedicata ad una gita culturale nella vicina provincia di Matera, precisamente a Montescaglioso.
Il comune lucano è conosciuto come la “città dei monasteri” dato che nel suo territorio si trovano quattro complessi monastici: l’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo, il Convento degli Agostiniani, il Convento dei Cappuccini e il Monastero della Santissima Concezione.
L’appuntamento per i soci e familiari partecipanti era in Piazza del Popolo, caratteristica piazzetta con una fontana, un monumento ai caduti ed un comodo parcheggio per le auto.
Adiacente alla piazza vi è l’ingresso dell’Abbazia di San Michele Arcangelo, il principale dei 4 complessi monastici della cittadina. All’ingresso una guida ci ha accolti e ci ha illustrato con dovizia di particolari le caratteristiche del sito nonché la storia ed i principali usi e costumi di Montescaglioso.
L’abbazia sorge sull’area dell’acropoli della città italica e greca i cui resti, strutture urbane e necropoli con una datazione compresa tra i secoli VII a. C. e l’occupazione romana, sono stati rintracciati nei chiostri e negli ex giardini del monastero. La fondazione dell’abbazia è da mettere probabilmente in relazione con l’attestazione nell’anno 893, della presenza nella valle del Bradano di una precedente dipendenza monastica.
Una volta entrati nell’abbazia c’è subito un primo chiostro molto scenografico, attiguo un secondo chiostro cinto da un piacevole portico da cui si gode una bella vista della cupola della chiesa.
Non appena iniziamo a percorrere il colonnato si scatena un violento temporale con fulmini e saette proprio sopra le nostre teste. Per una buona mezz’ora rimaniamo ‘rintanati’ in una accogliente sala in attesa della fine del nubifragio. Placato il maltempo proseguiamo il percorso all’interno dell’abbazia, visitiamo la stanza dell’abate con soffitto adornato di affreschi, il grande salone di rappresentanza, la biblioteca abbaziale e la sala del Capitolo.
Terminata la visita appena fuori l’abbazia ci rechiamo alla caratteristica Porta Sant’Angelo. Oltre ad essere splendida dal punto di vista architettonico, si affaccia su una distesa verde infinita. Difatti, oltrepassando la porta, si può ammirare il panorama più affascinante di Montescaglioso: colline, alberi secolari, distese di campi coltivati e animali al pascolo, uno splendido panorama bucolico. Proseguiamo lungo il corso principale ed entriamo nella Chiesa della Madonna delle Grazie che è la chiesa più antica di Montescaglioso. Attestata già nel 1065 quale possesso dell’abbazia di S. Michele, è collocata al limite dell’abitato altomedievale ma già nel tessuto urbano dell’espansione normanna. La chiesa è formata da un’unica navata ed è coperta a volta. Evidenzia più fasi storiche strettamente intrecciate a quella più generali dell’abbazia. Presenta al suo interno affreschi particolarmente significativi.
Percorrendo ancora il corso svoltando in una stradina laterale entriamo nella Chiesa Madre, altro splendido edificio religioso eretta nel periodo del Medioevo e ricostruita nel 1700 in stile barocco. La Chiesa Madre è intitolata ai Santi Pietro e Paolo e vi si accede da un grande portale e si presenta a tre navate. Mostra uno splendido ed imponente altare barocco ed una balaustra in marmo,
Dopo aver fatto tappa in un caratteristico ristorante dove abbiamo consumato un tipico pranzo lucano ci siamo salutati per fare ritorno a Taranto.
Purtroppo, sulla via di ritorno uno spiacevolissimo incidente ha interessato Gianni e Flavia, un evento che poteva avere gravissime conseguenze ma che fortunatamente si è risolto senza particolari conseguenze fisiche e che rimarrà solo un brutto ricordo per i nostri carissimi amici.
Pino Barbera
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