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  • Immagine del redattoreRC Taranto Magna Grecia

“Dopo l’acqua potabile, il vaccino è ciò che ha salvato più vite umane”

Basta avere un po’ di buon senso e memoria di ciò che hanno fatto i nostri genitori per noi per non avere dubbi sul grande scudo protettivo che i vaccini rappresentano. Ma, in tempi di assurde battaglie politiche e fake news (chissà perché non “notizie false”, in italiano…) è bene ascoltare un po’ di notizie vere e apprenderle da un esperto.

Il dott. Michele Conversano, ospite del nostro Club, è - fra le tante voci del suo curriculum – il direttore del Dipartimento prevenzione della Asl. Eccola, la parola chiave: prevenzione. Tant’è vero che il concetto espresso in apertura dal relatore è stato “Dopo l’acqua potabile, i vaccini sono ciò che ha salvato più vite umane nel mondo”. Chiaro, chiarissimo. E ogni “anta” ha ricordato – su sollecitazione del medico – almeno un compagno di scuola o di giochi storpiato dalla polio dopo essere scampato alla morte. La polio, ovvero quella terribile malattia che il Rotary da anni sta combattendo finanziando vaccinazioni in tutto il mondo: una battaglia che pare giunta alla fine con una esaltante vittoria.

Il dott. Conversano ha ricordato che il vaccino è un farmaco (quindi soggetto a tutti i possibili controlli di sicurezza) ed è il più omeopatico dei farmaci essendo costituito da una forma attenuata del virus che si vuole combattere, e inoculato per stimolare gli anticorpi.

Un po’ di storia. Anticamente ogni epidemia di vaiolo uccideva il 70 per cento della popolazione. Con il vaccino si resero immuni – obbligatoriamente – prima i militari e determinate categorie di lavoratori. E la Polio? Nel 1958, in Italia, uccise ottomila persone; con il vaccino, l’Italia fu dichiarata libera dalla polio nel 2002.

Drastico un commento del relatore sull’attualità: “Dove si fa la guerra ai vaccini tornano i casi di malattia”. Anche le polemiche sui costi sono discutibilissime: i vaccini costano poco più dell’uno per cento della spesa farmaceutica, ma fanno risparmiare un’enormità.

Numerose le domande dei soci rotariani al termine della relazione, segno dell’interesse suscitato dall’argomento. Al termine, dopo le conclusioni tratte dall’assistente del governatore, Antonio Rubino, anch’egli medico, il presidente Roberto Giua ha ringraziato il relatore e gli ha consegnato il gagliardetto del Club e un libro a ricordo della serata.



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